Articoli
Il ruolo dell'avvocato ha vari gradi di difficoltà: il primo, ed il più facile, entrare in empatia col suo assistito. Semplice, perchè, se ciò non avviene, nessuno costringe l'avvocato ad interessarsi a quella data faccenda, allora può dire "grazie della stima, ma non posso seguire il caso". Se invece l'empatia è immediata, inizia la prima difficoltà: comprendere i fatti e ricavarne, tra tante parole, le chiavi giuridiche che aprono la porta ad un buon risultato.
Immediatamente dopo: sorge la difficoltà più grande: far capire ciò che si è capito... nel modo più chiaro, nel modo più credibile, nel modo più "provato". Ma la vera difficoltà è quella di far filtrare i drammi umani che si trovano in anonimi fogli di carta, i giudici, non si trovano davanti - se non per brevi momenti ed in contesti che non conciliano la vera comprensione per tempi, spazi e ruoli - la persona palpitante con tutte le sue ansie, le sue paure, le sue speranze di spiragli di serenità, non felicità, a quella non ci credono più quando si trovano alla fase legale!
L'avvocato Laura Landi ha imparato a scrivere storie di uomini e donne perchè fossero lette e comprese dai giudici, molto prima di essere iscritta all'Ordini dei giornalisti.
Scrivere per tutti, ti fa cercare il sensazionalismo, lo stupore.
Scrive perchè capisca uno o pochi, ti fa cercare l'intimità della sua anima. É semplicemente... completamente... diverso, e quando impari "uno stile", non ti lascia più.