La certezza del diritto ha come riferimento le leggi e le norme che regolano le situazioni concrete. Il compito arduo spetta ai giudici, i quali fanno del loro meglio per riuscire a filtrare attraverso la sola lettura dei documenti o l'ascolto dei testimoni quella che è la situazione reale. Sanno che ciò che appare può non essere la realtà a differenza dell'avvocato che sa che ciò che è vero non sempre appare tale, o ancor peggio non è dimostrabile! Pertanto il provvedimento stabilito per uno non è detto che possa essere l'identico risultato per un altro. Esistono, però, gli orientamenti, non vincolanti, di giurisprudenza costituiti da precedenti della Corte Suprema di legittimità. Utili sono anche i riferimenti della giurisprudenza di Merito (Tribunali e Corti d'Appello). |
Cass civ, sez I, 12.9.2011, n. 18620/11
Ai fini della richiesta di modifica dell'assegno, la valutazione del giudice cade solo sulle ocndizioni economiche del richiedente non rilevando lo stile di vita (magari improndato a condotte disdicevoli)
Cass pen, sez I, 12.9.2011 n. 33770
Malttrattamento a minori, si nega l'affidamento ai servizi sociali alla donna "di successo" che maltratta sua figlia